La Madonna della viola umile e odorosa

Giovanni Pascoli scrisse all’inizio de L’Aquilone (1907) sulle viole e la primavera:

C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d’antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.

Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie
che al ceppo delle quercie agita il vento.

Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch’erbose hanno le soglie:

un’aria d’altro luogo e d’altro mese
e d’altra vita: un’aria celestina
che regga molte bianche ali sospese ...

Il poeta, in altre parole, descrive un ambiente immateriale che nella vista e nel sentimento personale sulle piccole cose quotidiane riesce a trascendere ad una “altra vita” definita “celestina”, cioè umilmente divina ...

Le piccole e selvatiche viole si legano alla Madonna nella nota iconografia di ragazzi che offrono mazzetti all’immagine di Lei dipinta o scolpita su un tabernacolo di città o di campagna. La rappresentazione però è in disuso perché, come altre, ritenuta ‘antica’ e associata alla sofferta miseria delle famiglie di un tempo. In realtà è una delle figurazioni migliori se riferite alle persone semplici, da sempre le più vicine all’ideale cristiano.
O, come scrive Tolstoj in Guerra e Pace: “Non v’è grandezza dove non vi sono semplicità, bontà e verità”. E ciò è vero per i principi, per i generali, per il popolo protagonisti del romanzo ... e per tutti. La Vergine e la viola infatti hanno uno strutturato legame teologico che è stato messo in luce da un religioso del trecento noto con l’umilissimo pseudonimo di Idiota e autore di Le Contemplazioni della Beata Vergine Maria *. Così ne parla il padre Marracci nella sua Polyanthea mariana (1728, traduciamo):

Viola, perché se la viola appare prima di tutti i fiori, significa la serenità del tempo che arriva, in quanto nasce dalla terra incolta all’inizio della stagione primaverile; la Beata Vergine, allo stesso modo, fu la prima a fare voto di perpetua verginità e, come se apparisse all’inizio della Chiesa incipiente al tempo in cui si rinnovava tutto ciò che nasceva dalla terra, da Lei iniziò la riparazione del mondo.

Viola, perché se la viola raffredda l’ardore delle febbri, la Beata Vergine raffredda l’ardore dei vizi e di ogni tentazione ostile, doma gli stimoli all’esca dell’ardere dell’ira, dell’avarizia, e toglie gli altri vizi dal cuore di chi la serve devotamente.

Viola, perché se la viola è un fiore piccolo, e inclinato, la Beata Vergine fu piccola per umiltà e inclinata per obbedienza.

Viola, perché se dalla viola è composto lo sciroppo di viola, che è rimedio ad ogni malattia, la Beata Vergine guarisce i malati, aiuta i deboli, preserva i sani e libera da ogni infermità.

Viola, perché se la viola inumidisce le membra riarse e aride, la Beata Vergine, al fine di ben operare, inumidisce i cuori e le membra aride e ciò che è freddo a causa di tiepidezza, pigrizia e indolenza, ammorbidisce per l’esercizio delle buone opere e della devozione e somministra il grasso (“pinguedinem”) della carità.

Viola, perché se si dice viola di meravigliosa fragranza, la Beata Vergine odora e profuma per la moltitudine dei suoi unguenti, cioè delle sue virtù, delle sue grazie e dei suoi carismi, che odorano in tutti i fedeli cristiani e soprattutto tra i suoi devoti servitori.

Viola, perché se la viola purifica gli umori nocivi e corrotti, la Beata Vergine purifica gli umori cattivi, cioè i peccati che corrompono l’anima, li deterge con le sue sante preghiere ed esempi e li strappa spiritualmente dalle menti dei deboli e degli infermi.

Viola, perché se la viola ha raggio solido e nient’altro ha di rigido, la radice della Beata Vergine fu la fede, la cui più salda costanza apparve nella passione del suo Figlio benedetto.

Viola, poiché se la viola ha un odore delicato e dolce, le Beata Vergine è sottile e dolce per la sua opinione (“opinionem”) soave e fragrante, deliziando Dio, gli angeli e gli uomini.

Viola, perché se la viola è di temperata proprietà, la Beata Vergine era di temperata complessione, grazie in tutto alla modestia, essendo governata dalla moderazione della ragione.

Viola, perché se la viola si attacca alla terra, anche la Beata Vergine si attacca alla terra, cioè aiuterà il peccatore terreno attraverso la compassione, la pietà e un sentimento di misericordia.

Paola Ircani Menichini, 9 giugno 2023.
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* vedi il mio articolo del dicembre 2021: Due Idioti sapienti (in letteratura e in teologia).




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